lunedì 1 settembre 2014

Il diamante: la pietra della perfezione

Il diamante è una delle forme allotropiche in cui può presentarsi l'elemento del carbonio; in particolare, il diamante è costituito da un reticolo cristallino di atomi di carbonio disposti secondo una struttura tetraedrica.
I diamanti hanno origine nel mantello della terra, dove esistono le condizioni di altissima pressione necessarie alla loro formazione. I cristalli vengono portati alla superficie, inglobati in una roccia contenente molta olivina, detta kimberlite, da condotti vulcanici mediante eruzione. Questo dà origine ai camini diamantiferi dei giacimenti primari. In seguito, mediante erosione, la kimberlite può venire sgretolata, liberando i diamanti in giacimenti secondari, generalmente di tipo alluvionale.
Il colore è vario, così come le dimensioni dei cristalli, che molto raramente superano quelle di una nocciola. Il record di grandezza per un diamante grezzo spetta al diamante Cullinan trovato nel 1905 in Sudafrica. Perfetto nella limpidezza e nel colore, pesava 3.025 carati (605 grammi); tagliato in 105 pietre lavorate, le più grandi pesano 516,5 e 309 carati. Attualmente il più grande diamante lavorato è il Golden Jubilee  di 545,67 carati, trovato nel 1985 in Sudafrica.
 La maggior parte delle miniere di diamanti è "a cielo aperto" o "a pozzo" Tra le più famose miniere diamantifere quelle di Kimberley e della Premier Mine, entrambe in Sudafrica. Le miniere nei dintorni di Golconda in India hanno fornito fino alla metà dell'Ottocento la quasi totalità dei diamanti prodotti nel mondo.
Nel 2010 i maggiori paesi produttori di diamanti di qualità gemmologica sono stati i seguenti: Botswana 25.000 migliaia di carati, Russia 17.800, Angola 12.500, Canada 11.770, Congo 5.500. Anche il Brasile ne produce notevoli quantità. Il Sudafrica è stato in passato uno dei maggiori produttori, ma negli ultimi anni la produzione è quasi esclusivamente di diamanti di qualità industriale. L'Australia fino al 2006 ha prodotto notevoli quantità di diamanti gemmologici, ma in seguito all'esaurimento dei filoni non è attualmente tra i primi dieci paesi produttori.
Il significato del diamante si può far risalire all’origine stessa del nome, dal greco “adamai” non domabile, quindi forza indomabile. Per le sue caratteristiche è la pietra più ambita e desiderata: trasparente, luminoso, durissimo, puro e immutabile è considerato fin dall’antichità la pietra talismano per eccellenza, appannaggio dei principi e dei potenti.
Leggende di varie parti del mondo legano la nascita stessa del diamante agli dei, che siano le lacrime delle divinità piovute dal cielo o il segno dell’intervento divino, in grado secondo le leggende di trascinare Lucifero negli inferi.
Per la sua forza e incorrutibilità il diamante è la pietra della solidità e della perfezione, dai grandi poteri anche terapeutici. Secondo la medicina Ayurvedica conterrebbe i cinque elementi in perfetto equilibrio, mentre per la cristalloterapia sarebbe un aiuto per i disturbi sensoriali, del sistema nervoso e per le paure e la depressione.
Secondo alcune leggende dell’Europa occidentale sarebbe in grado di tenere a bada tutte le presenze oscure della notte, dagli animali agli spiriti, mentre tradizioni di diversi popoli lo indicano come un potente talismano contro i veleni, utile per la disintossicazione.
Alcune credenze parlano di un potere di assorbimento e amplificazione dei pensieri in chi lo possedeva, grazie al richiamo della forza e della potenza nei confronti di altre pietre preziose.
Anche oggi il significato del diamante è legato alla forza e alla durezza, oltre alla perfezione e alla bellezza: donare un diamante è simbolo di un legame eterno, infrangibile e splendido, come la pietra.

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