Il nome "granato" deriva dal latino granatus (grano) , con un probabile riferimento al malum granatum (melograno), pianta con semi rossi con forma e colore simili a quelli di alcuni cristalli di granato.
Solitamente esso si presenta di colore rosso più o meno cupo: in realtà si può trovare in una serie molto più varia di colori che va dal viola (rodolite) al rosa, dall'arancione al giallo (spessartite), dal verde (grossularia, uvarovite) al marrone (almandino), dal nero (andradite) all’incolore, sebbene con il termine generico "granato" ci si riferisca di solito proprio alla varietà più rossa, il piropo
Le varietà principali dei granati sono sei, raggruppate in due serie isomorfe: piralspite (piropo, almandino, spessartite) e ugrandite (uvarovite, grossularia, andradite).
Il sistema cristallino è cubico: il silicio è sito al centro di un tetraedro ai cui vertici vi sono quattro atomi di ossigeno. Questi tetraedri sono collegati per mezzo di vari elementi che costituiscono i granati. Questi elementi possono sostituirsi tra di loro per isomorfismo facendo in modo che non esistono termini puri ma miscele di vari granati tra cui: piropo- almandino- spessartite e uvarovite-grossularia-andradite.
Dato il suo colore rosso, gli antichi associavano il granato al sangue nel suo stato più puro. Le culture indigene del Brasile chiamavano questa pietra "il sangue della terra", perciò la consideravano responsabile della fertilità del suolo e della ricchezza della vegetazione della selva tropicale.
Come pietra sanguigna, energeticamente, corrisponde al fluido vitale che anima il corpo fisico e la vitalità mentale. Lavorando su questo fluido vitale, il granato vivifica il nostro sangue, espellendo da esso la materia organica impura.
Purificando il sangue e raddoppiando la sua vitalità, questa pietra moltiplica la nostra immunologia e purifica la milza, il fegato e i reni, mantenendo il nostro corpo in salute e resistente alle malattie.
Gli antichi la chiamavano "Pietra anti-malattia" e risulta indicata nei casi di pressione bassa, anemia, infezioni batteriche e da virus, debolezza organica, calcoli alla vescica e malattie della pelle.
Per molto tempo si pensò che , purificando il sangue e rivitalizzando il corpo sottile, il Granato possedesse magici potere di ringiovanimento, Nell'antica Roma le donne indossavano gioielli adornati di granato e bevevano vino rosso energizzato per un'ora con la pietra.
Vitalizzando le cellule, il granato ritarda l'invecchiamento e conserva la pelle giovane. Il granato è indicato altresì per mancanza di memoria e nei casi di arteriosclerosi, poichè inviando sangue puro verso il cervello, mantiene la vitalità dei tessuti cerebrali.
Inviando sangue energizzato al cervello, il Granato libera dosi elevate di adrenalina e, allo stesso modo di un eccitante, ci inetta uno straordinario dinamismo mentale. Liberando tutta l'energia del nostro fluido vitale, il granato ci dà una grande disponibilità verso il lavoro e le realizzazioni; ci dà una enorme forza per conquistare i nostri obiettivi e ci rende molto più positivi verso la vita e, di conseguenza, molto più aggressivi e bellicosi.
Questa pietra sviluppa l'aspetto energetico della nostra personalità, stimolando la fiducia in se stessi e l'autostima, e ci dà una solida "volontà di ferro".
Con il granato, chi è abituato ad accettare passivamente tutto quello che gli capita, diventa meno tollerante e più cosciente dei suoi diritti. Chi soffre di indolenza, di pigrizia o di un eccesso di sonnolenza, si sente rinnovato e dotato di grande energia e capacità di azione. Agli introversi sviluppa il desiderio di espansione e aumenta la loro comunicatività e la loro eloquenza.
L'utilizzo di questa pietra è molto consigliabile nei momenti di depressione, di sofferenza o negli stati letargici, dato che solleva l'animo e ci spinge all'azione.
Esistono persone che hanno il potere di succhiarci l'energia vitale. Davanti alla loro presenza ci sentiamo indeboliti. Il granato fa sì che possiamo recuperare le energie rapidamente.
Per le vibrazioni energetiche che emana, il granato è stato associato da migliaia di anni alla guerra. Nell'antico Egitto, gli eserciti di Faraoni adornavano le loro uniformi con granati, poiché erano convinti che avrebbero aumentato il loro impulso guerriero.
Un'alta leggenda racconta quanto erano apprezzate queste "potenti pietre rosse" dai saggi di Sparta. Alcune tribù indigene incastonavano queste pietre nelle armi che utilizzavano per cacciare o per lottare e quando tornavano dal combattimento, i guerrieri feriti che avevano perso molto sangue, venivano trattati dagli sciamani con le "pietre di sangue".
Per far sì che prevalgano le nostre idee al momento di rivendicare i nostri diritti o in situazioni difficili nelle quali abbiamo bisogno di un'energia raddoppiata, il granato è un'arma valida e un potente alleato.
In fine, per stimolare i nostri impulsi vitali, il granato si vede collegato a passioni violente. Per millenni si pensò che questa pietra suscitasse amori appasionati, stimolava gli amanti e richiamava la soddisfazione dei piaceri sessuali. Per questo nell'antica Roma veniva utilizzata dalle donne quando volevano incontrare un nuovo amore o per tenere a sé i mariti. Durante il Medio Evo, si utilizzava contro l'impotenza e la frigidità.
Risvegliando nobili passioni, il Granato influisce sugli impulsi di nobile idealismo, nei fervori religiosi e nelle passione per le giuste cause o per le giuste battaglie.
Risulta unicamente sconsigliabile per quelle persone che già possiedono una natura energica, 'sanguigna'. In questo caso la sua 'ombra' è quella di portare tale persona alla violenza fisica e alla più assoluta licenziosità.
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