Allotropico: dal greco allos, altro, e tropos, modo, è una denominazione applicata da J.J.Berzelius alla proprietà di esistere in diverse forme, presentata da alcuni elementi chimici. Le diverse forme sono note come allotropi.
Burattato: Le pietre burattate si ottengono attraverso la lavorazione dei minerali grezzi in appositi macchinari detti, appunto, burattatrici; in queste macchine vengono messi frammenti grezzi, od eventualmente preformati, dei minerali che vogliamo burattare mescolati con polveri abrasive ed acqua. Una burattatura accurata richiede un tempo di lavorazione continuativa di circa 30 giorni e permette di avere una pietra con una superficie levigata e lucidata alla perfezione.
Drusa: è un'aggregazione di cristalli impiantati per un'estremità su una matrice rocciosa e liberi di accrescersi all'estremità opposta, contrariamente ai geodi i quali consistono in cavità con i cristalli che, impiantati sulle pareti, si accrescono verso l'interno.
Elettronegatività: L'elettronegatività è una misura relativa della capacità di un atomo di attrarre elettroni quando prende parte a un legame chimico.
Geode: è una cavità interna ad una roccia, di forma tendenzialmente sferica, rivestita di cristalli. Può avere dimensione variabile da pochi centimetri fino ad arrivare, in casi eccezionali, ad alcuni metri, delle vere e proprie grotte. I geodi si formano da masse di lava il cui raffreddamento non omogeneo e molto lento all'interno permette ai minerali di disporsi ordinatamente secondo il reticolo cristallino.
Giacitura: la giacitura di un corpo roccioso, di uno strato o di un giacimento, è la sua disposizione dal punto di vista della pendenza, immersione, direzione e spessore nonché dei suoi rapporti con le masse vicine/incassanti.
Indice di rifrazione: è una grandezza adimensionale che quantifica la diminuzione della velocità di propagazione della radiazione elettromagnetica quando attraversa un materiale. La diminuzione della velocità di propagazione viene accompagnata dalla variazione della sua direzione, secondo il fenomeno della rifrazione. La sua misura può essere usata per identificare la natura del materiale in cui si propaga la radiazione.
Numero di ossidazione: il numero di ossidazione (n.o.) di un elemento chimico in un composto è definito come la differenza tra il numero di elettroni di valenza dell'atomo considerato e il numero di elettroni che ad esso rimangono dopo aver assegnato tutti gli elettroni di legame all'atomo più elettronegativo di ogni coppia. Il numero di ossidazione è positivo se gli elettroni vengono ceduti, mentre è negativo se vengono acquistati.
Tenendo conto che ogni atomo non legato ha n.o. uguale a 0, considerando il numero e tipo di legami instaurati nella molecola di nostro interesse e conoscendo il numero di elettroni di valenza degli atomi di un composto e le loro elettronegatività possiamo calcolare tutti i n.o. degli atomi nel composto in esame.
Pleocroismo: è un fenomeno osservabile in alcuni cristalli, che si manifesta con una variazione di colore quando si osserva il cristallo da differenti direzioni. Se i colori diversi osservabili sono due, si parla di dicroismo, se invece sono tre, si dice tricroismo. Il pleocroismo si può presentare di vari livelli: nullo, debole, medio o forte, a seconda di quanto è evidente la variazione del colore ruotando il campione.
Tenendo conto che ogni atomo non legato ha n.o. uguale a 0, considerando il numero e tipo di legami instaurati nella molecola di nostro interesse e conoscendo il numero di elettroni di valenza degli atomi di un composto e le loro elettronegatività possiamo calcolare tutti i n.o. degli atomi nel composto in esame.
Pleocroismo: è un fenomeno osservabile in alcuni cristalli, che si manifesta con una variazione di colore quando si osserva il cristallo da differenti direzioni. Se i colori diversi osservabili sono due, si parla di dicroismo, se invece sono tre, si dice tricroismo. Il pleocroismo si può presentare di vari livelli: nullo, debole, medio o forte, a seconda di quanto è evidente la variazione del colore ruotando il campione.
L'effetto è dovuto alla differente capacità del cristallo di
assorbire la luce incidente policromatica, a seconda dell'orientamento
assunto dal raggio di luce rispetto alle direzioni cristallografiche. Il
comportamento si manifesta in presenza di un reticolo cristallino non equivalente per simmetria nelle tre direzioni. Esiste uno strumento, chiamato dicroscopio, che permette di vedere affiancati i vari colori della pietra.
Nessun commento:
Posta un commento