Lo zaffiro è una varietà di corindone, che chimicamente è ossido di alluminio (Al2O3) fortemente allocromatico ed è l'unica sostanza naturale di durezza 9 nella scala di Mohs.
Il termine zaffiro identifica la varietà blu-azzurra del corindone, ma la stessa denominazione viene frequentemente utilizzata per identificare qualunque sua colorazione diversa da quella rossa.
Una volta i corindoni colorati prendevano il nome di altre pietre, seguito dal suffisso "orientale" (ad esempio i termini ametista orientale e smeraldo orientale sono oggi identificati con i nomi di zaffiro viola e zaffiro verde).
Altre varietà sono quella arancione, chiamata padparadscha, la più preziosa varietà di corindone, l'armofane di colore grigio opaco e lo zaffiro incolore conosciuto come leucozaffiro.
Il colore blu-azzurro tipico della gemma deriva da inclusioni di ematite e rutilo.
Si può trovare in natura in rocce metamorfiche derivanti da rifusione di un micascisto, di una quarzite o di un calcare, in magmi poveri di silice e nei loro rispettivi depositi alluvionali. Questi ultimi sono i principali giacimenti oggi sfruttati. Si ricorda a proposito i giacimenti australiani, dello Sri Lanka, della Birmania e della Thailandia. In Italia si trovano piccoli cristalli di zaffiro nella calcite del Terminillo.
Il taglio più diffuso per tale gemma è quello faccettato ovale o tondo, ma non sono escluse altre tipologie, come quella a cuore o a baguette. Tra le gemme di dimensione eccezionale conosciute, va citato lo "Star of India" di 563 carati, conservato presso il museo di storia naturale di New York.
Il significato di questa pietra deve molto alle origini del nome, dal greco “sappheiros”, azzurro, parola che a sua volta dovrebbe derivare dal sanscrito “sani”, anche se si parla di una derivazione dall’ebraico “sappir” cioè “la cosa più bella”.
Il colore azzurro è stato per lungo tempo associato alla pace e alla felicità ed è legato al mondo dell’introspezione, dell’intuizione e dello spirituale. In questo senso si legge anche il significato che la religione cattolica ha dato fin dalle origini allo zaffiro in quanto legato al colore del mantello della Madonna. Stessa importanza religiosa anche per il buddismo che lo indica come la pietra della preghiera e dell’elevazione dello spirito.
Per questo valore si ritiene che lo zaffiro sia un talismano in grado di respingere le disgrazie tanto che Carlo Magno lo scelse per il suo ciondolo d’oro contenente un pezzo della vera Croce di Cristo: oggi il prezioso gioiello è conservato nella cattedrale di Reims, in Francia. Per il suo significato di purezza e fedeltà, è adatto a una persona fedele ed è per questo che viene scelto spesso come anello di fidanzamento.
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